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A 100 anni dalla fine della Grande Guerra ricordiamo l'Europa disastrata dalle due guerre mondiali, apice del nazionalismo per il quale la guerra è congenita. Anche se ha perso, quindi, ogni legittimazione morale e storica, esso non è scomparso e in momenti di crisi riemerge. Ad esso si contrappone la costruzione di entità sovra-nazionali che fanno del multiculturalismo e dell'interculturalità elementi fondanti. Il nazionalismo è una fede secolarizzata che penetra nei più remoti angoli dell'esistenza. Perciò anche la dimensione estetica della sua comunicazione risulta centrale per la sua diffusione, come anche nel caso dei modi d'essere multi- e interculturali. La letteratura, nel suo modo peculiare di analisi e costruzione estetica del mondo, coinvolge la soggettività tutta e contribuisce alla sua modellazione. Essa occupa il centro delle indagini qui raccolte, collegandosi in un discorso dialettico di reciproca fecondazione con la storiografia e la linguistica.